Riflessioni e ricerche dopo una festa di compleanno - L'apprendimento statistico

Riflessioni e ricerche dopo una festa di compleanno – L’apprendimento statistico

Riflessioni e ricerche dopo una festa di compleanno

Saltuariamente ciascuno di noi si ritrova a partecipare, a meno di non essere dei misantropi incalliti, a qualche festa di compleanno; talvolta sono eventi programmati nei minimi dettagli, altre volte momenti quasi improvvisati che diventano occasioni per bere e sgranocchiare allegramente qualcosa insieme.

Puntualmente, in queste circostanze, c’è sempre qualcuno che prende l’iniziativa e ci invita a intonare la canzoncina di rito: “Tanti Auguri” (o eventualmente la versione inglese “Happy Birthday”).

Probabilmente, come la maggior parte delle persone, ci uniamo al coro senza pensarci due volte e, soprattutto, senza pensare che ogni volta la canzone potrebbe essere… diversa. Infatti la tonalità della canzone dipende da quale nota intona la persona che canta per prima: questo punto di partenza determina l’altezza di tutte le note che seguono. Naturalmente tutto ciò non ci crea problemi, siamo comunque in grado di eseguire la canzone poiché gli intervalli (le differenze di intonazione tra una nota e quella successiva) rimangono gli stessi e le note si spostano verso l’alto o verso il basso a seconda di dove si trova il punto di partenza. Questo atto di aumentare o diminuire l’altezza ma preservare gli intervalli tra le note è chiamato trasposizione. La maggior parte delle persone sa gestire la trasposizione senza grosse difficoltà nonostante per il nostro cervello si tratti un’attività piuttosto complicata, ma com’è possibile che questo accada anche in assenza di una specifica formazione musicale? Abbiamo conoscenze musicali di cui non siamo consapevoli? In effetti è così grazie ad un processo chiamato “apprendimento statistico”.

L’apprendimento statistico

L’apprendimento statistico è il modo in cui impariamo a riconoscere i modelli e può essere utilizzato per spiegare processi di apprendimento complessi come l’acquisizione della lingua. Link 

È significativo che questo processo sia quasi interamente subconscio: impariamo semplicemente esponendoci a nuove informazioni. Nel caso specifico della Musica non mancano le esperienze da cui attingere; tutti noi ascoltiamo Musica costantemente, intenzionalmente o come spettatori: mentre siamo in auto, in piedi in un ascensore, seduti in una sala d’attesa, nei supermercati… non possiamo fare a meno di essere esposti alla Musica. Ogni volta guadagniamo qualcosa da questa esposizione passiva: acquistiamo familiarità con gli schemi e le regolarità della Musica della nostra cultura e sviluppiamo una “conoscenza implicita” della Musica. È un processo che inizia molto presto, infatti i bambini di otto mesi possono riconoscere schemi in sequenze di toni e semitoni. Link

Alcuni studi hanno dimostrato che già a tre mesi di età i bambini riescono a riconoscere i cambiamenti fatti in brevi melodie. Questa implicita conoscenza musicale cresce con l’avanzare dell’età ed è il motivo per cui la maggior parte delle persone potrebbe non essere così “impreparata” musicalmente come pensa; infatti alcune ricerche stimano che il tasso di “amusia congenita” (una condizione in cui una persona non è in grado di riconoscere o elaborare le informazioni musicali) è inferiore al due per cento nella popolazione generale. Link

La nostra conoscenza implicita della Musica

La nostra conoscenza implicita della Musica ci porta anche a sviluppare aspettative su come dovrebbe suonare la Musica; per questo la Musica di altre culture all’inizio ci può sembrare “strana”: semplicemente perché devia dalle aspettative che abbiamo sviluppato sulla base della Musica della nostra cultura. Link

Tali aspettative sono anche responsabili della generazione del “piacere musicale” e del desiderio di emozionarci quando ascoltiamo Musica, infatti sono state utilizzate per secoli da artisti e compositori come strumento per suscitare emozioni particolarmente intense. Quindi, anche se non ne siamo consapevoli, ognuno di noi ha la capacità di “elaborare” Musica. Vogliamo sperimentare questa nostra facoltà?

Presto fatto: alla prossima festa di compleanno dovremo solamente cantare per primi la canzoncina “Tanti Auguri” e… ascoltare attentamente il coro che ci seguirà!

 

(Siro Merlo)